venerdì 18 aprile 2008

I FIGLI




I FIGLI

I tuoi figli non sono figli tuoi,
soni i figli e le figlie della vita stessa.
Tu li metti al mondo, ma non li crei.
Sono vicino a te, ma non sono cosa tua.
Puoi dar loro tutto il tuo amore,
non le tue idee, perché essi
hanno le proprie idee.
Puoi dar dimora al loro corpo
Non alla loro anima.
Perché la loro anima abita nella casa
Dell’avvenire, dove a te non è permesso
Di entrare neppure in sogno.
Puoi cercare di somigliare loro,
ma non volere che somigliano a te,
perché la Vita non ritorna indietro
e non si ferma a ieri.
Tu sei l’arco che lancia
I figli verso il domani.
L’arciere vede il bersaglio sulla linea
Dell’infinito, e con forza vi tende,
perché le frecce vadano rapide e lontane.
E che il vostro tendervi nella mano
dell’arciere avvenga nella gioia; perché,
come ama le frecce che volano,
cosi ama l’arco che sta fermo.

Kahlil Gibran

2 commenti:

Renata ha detto...

E' stupenda questa riflessione Quando guardiamo i nostri figli dovremmo ricordare di essere stati figli anche noi. Sarebbe tutto più facile e sereno.Ciao.

Raggio di sole ha detto...

Gibran è uno dei miei poeti preferiti e questa poesia dedicata ai nostri figli è stupenda !

Buona domenica